Il 6 Marzo si celebrerà la Giornata Europea della Logopedia. Ogni anno viene scelto un tema di interesse logopedico ed i terapisti propongono iniziative per dare supporto e informazioni sull’argomento selezionato. Quest’anno il tema della Giornata Europea della Logopedia è l’autismo.
Sempre più frequentemente si sente parlare di autismo e più in generale di disturbi dello spettro autistico. Ma … cos’è precisamente questa condizione che spaventa sempre di più le mamme e i papà? L’autismo è un disturbo dello sviluppo che si presenta entro i 3 anni di età. La caratteristica principale è l’isolamento dalla realtà con una chiusura “nel proprio mondo” e l’incapacità a comunicare. Questo disturbo è inoltre caratterizzato dalla presenza di una serie di atteggiamenti particolari che possono variare da bambino a bambino rendendo i quadri di autismo differenti per tipologia e gravità e rendendo ogni bimbo autistico unico e diverso dagli altri. Nonostante ciò è possibile identificare una serie di segni comuni a quasi tutti i quadri di autismo a cui è necessario prestare molta attenzione. La presenza di questi atteggiamenti (o anche solo di alcuni) deve far propendere per una valutazione specialistica.
Alcuni degli atteggiamenti più frequenti, riscontrabili in bambini con autismo sono:
- Difficoltà nell’instaurare e mantenere il contatto oculare: i bimbi generalmente non guardano negli occhi il loro interlocutore o hanno uno sguardo molto sfuggente
- Assenza del sorriso sociale: non rispondono al sorriso con un altro sorriso
- Assenza di risposte di orientamento al richiamo: i bambini non si girano se vengono chiamati
- Assenza di capacità imitatoria: i bambini con autismo faticano ad imitare le altre persone sia a livello linguistico che motorio
- Assenza di linguaggio o regressione nell’utilizzo del linguaggio: in alcuni bimbi le prime parole compaiono correttamente verso i 12 mesi ma nei mesi successivi scompaiono, in altri non compaiono proprio
- Utilizzo di linguaggio ecolalico o stereotipato: parlano ripetendo l’ultima parola sentita o con frasi fatte spesso fuori luogo
- Apparente assenza di comprensione del linguaggio verbale
- Comunicazione gestuale e mimica molto limitata o assente: non utilizzano i gesti o la mimica per comunicare e quindi non indicano, non richiedono, non mostrano, non salutano…
- Mancato interesse per gli altri e per ciò che succede intorno: preferiscono giocare da soli, in modo spesso bizzarro
- Movimenti bizzarri, spesso ripetitivi
- Interesse incentrato su alcuni particolari del gioco piuttosto che al gioco in sé: ad esempio, possono essere interessati più ad una ruota della macchinina oppure a mettere tutte le macchinine in fila piuttosto che a giocare con la macchinina stessa
- Difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti, sia nella vita quotidiana che nel gioco: non accettano cambi di percorso per raggiungere un determinato luogo, modifiche del mobilio, cambi di regole nel gioco
- Selettività alimentare: mangiano solo alcuni alimenti o escludono cibi di un determinato colore od odore
- E’ ben noto quanto sia impegnativo risolvere completamente le difficoltà di questi bambini ma, sicuramente, un intervento precoce da parte dello staff riabilitativo permette un maggior recupero delle abilità linguistiche, comunicative, relazionali e motorie.
- Per tali motivi risulta essere molto importante prestare attenzione ai campanelli d’allarme e contattare tempestivamente uno specialista. Così facendo sarà possibile avere una eventuale diagnosi e quindi iniziare una presa in carico che possa apportare il maggior beneficio possibile al bambino.
Dott.ssa Sara De Luca, Logopedista Centro “fisicalMENTE” di Alessandria sdeluca296@gmail.com fisicalmente@gmail.com
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